Un po’ di Storia

Nel secolo scorso, intorno agli anni venti e trenta, era all’apice del successo un movimento evangelico diffuso in Europa e negli Usa: gli “Oxford Groups”.
Il movimento cercava di applicare alla società del XX secolo i princìpi cristiani originari invitando i singoli a seguire un certo stile di vita. Era sorto come risposta rivoluzionaria ad una reazione antireligiosa seguita alla Prima Guerra Mondiale. Nei princìpi degli Oxford Groups si identificavano Cattolici, Episcopali, Presbiteriani, Metodisti, Battisti ed altri ancora.
Le persone praticavano in assoluto l’onestà, la purezza, l’altruismo e l’amore. Ponevano l’accento sull’autoesame, sulla confessione, sul risarcimento e sul servizio al prossimo. Insistevano molto sulla meditazione e sulla preghiera. Si riunivano in gruppi, dove ciascuno rendeva la propria testimonianza. Non tenevano registri di associati e non prevedevano quote d’iscrizioni né dirigenti retribuiti.

La seconda tappa è quella di Alcolisti Anonimi.
I fondatori di AA furono Bill Wilson e Bob Smith, un agente di borsa ed un medico ormai quasi distrutti dall’alcool. Partecipando a New York al movimento degli Oxford Groups, Bill e Bob trovarono il sostegno del pastore episcopale Samuel Shoemaker e gettarono le basi di Alcolisti Anonimi, programma di recupero dall’alcolismo basato sulla spiritualità.
Anche altre fonti hanno influenzato la formulazione del programma di AA come il libro “Le varie forme dell’esperienza religiosa” scritto nel 1902 da William James da alcuni definito “il padre della psicologia americana”; le intuizioni di questo studioso divennero alla fine degli anni trenta determinanti per i pionieri di Alcolisti Anonimi.
Viene spesso anche citato l’interessante carteggio intercorso tra Bill Wilson, uno dei fondatori, e il dottor Carl Jung a gennaio 1961.

Alcolisti Anonimi, ufficialmente fondata nel 1935, si sviluppò rapidamente portando recupero a milioni di alcolisti in tutti il mondo.
Il metodo di Alcolisti Anonimi, strutturato in Dodici Passi & Dodici Tradizioni, fu anche la base dell’associazione Al-Anon, sorta quasi contemporaneamente per portare aiuto alle famiglie degli alcolisti.
In seguito, altri tipi di persone – dipendenti da sostanze o da comportamenti di tipo compulsivo-ossessivo – giunsero ad essere liberati dai loro malsani stili di vita usando il programma dei Dodici Passi & Dodici Tradizioni appositamente adattato al loro specifico problema. Sorsero così i Gamblers Anonymous per i giocatori d’azzardo, gli Overeaters Anonymous per i disturbi alimentari, gli ACoA per i figli adulti di famiglie disfunzionali, i CoDA per avere relazioni sane con gli altri e con se stessi.
Altre associazioni sono nate e stanno nascendo tuttora per nuove problematiche.
Interessante è il “Gruppo Focus sui 12 Passi”, costituito da un libero rapporto di professionisti italiani che hanno interesse e simpatia per AA e le altre associazioni dei 12 Passi.

Il programma dei Dodici Passi porta recupero in ogni campo della vita umana perché propone un percorso di cambiamento personale, una disciplina amorevole che viene abbracciata da ogni componente del gruppo, mentre il gruppo stesso crea intorno al singolo una rete di solidarietà e di sostegno.
Ora sta succedendo che alcune persone di varie fratellanze dei 12 & 12 si trovano accomunate dall’esperienza del cancro.
Queste persone già sperimentano il recupero dai loro comportamenti compulsivi e cercano di praticare i principi del programma in tutti i campi della loro vita secondo lo spirito del Dodicesimo Passo.
Stanno così scoprendo di poter applicare i principi dei Passi all’evento che li ha colpiti e di poterne trarre beneficio sul piano emotivo e spirituale con il raggiungimento di uno stato di armonia e serenità che può aiutarli a vivere meglio anche le conseguenze fisiche della malattia oncologica.
Essi conoscono altresì l’importanza del gruppo come luogo privilegiato di accoglienza, condivisione, identificazione e aiuto reciproco.
Ecco quindi come si stanno formando i “Gruppi dei 12 Passi per malati oncologici”.

Autunno 2013